Trasformare sogni irrealizzabili in preziose opportunità: tecnologie per veicoli elettrici e settore retail a confronto

11 Luglio 2021

Sebbene i veicoli elettrici (EV) rappresentino un’esigua fetta del mercato automobilistico, stanno vivendo una crescita esponenziale. I cosiddetti “early adopter”, responsabili della creazione e dello sviluppo della tecnologia, possono ritenersi davvero soddisfatti. Lo stesso vale per coloro che hanno accolto con entusiasmo la cassa self-service per i punti vendita retail, come i negozi di alimentari. Un momento: cosa mai potrebbero avere in comune le auto elettriche e le operazioni di cassa frictionless? Tanto per cominciare, si tratta di due tecnologie visionarie, che affrontano il problema dell’adozione senza focalizzarsi solo sui costi e puntando sul ROI a lungo termine e su un’esperienza utente eccezionale.

I visionari sono unici proprio per questo motivo. Sono convinti che i clienti desiderino ardentemente ciò che gli viene offerto, solo che ancora non lo sanno. Per questo, spesso, questi individui sono a capo di start-up e vengono considerati leader del settore. Inoltre, sono inclini a pensare in grande e a trasformare i sogni irrealizzabili in  preziose opportunità.

Come la rivoluzione elettrica ha stravolto lo status quo

Prima che Tesla desse uno scossone al settore dell’automotive, i produttori costruivano veicoli essenzialmente nello stesso modo da quasi un secolo. Insieme a Toyota, Tesla è uno dei pionieri nel mondo dei veicoli elettrici. Le due aziende hanno recentemente accennato alla possibilità di una collaborazione per sviluppare una piattaforma per piccoli SUV elettrici, con Toyota come fornitore del telaio del SUV e Tesla responsabile della piattaforma e della tecnologia software per la componente elettrica.

È vero che, fino a poco tempo fa, Tesla era seconda a Toyota per valutazione. È altrettanto vero che entrambe le aziende hanno scardinato le strutture tradizionali del business e del marketing automobilistico. Tuttavia, Tesla si distingue per i suoi investimenti nell’innovazione, per la sua visione e, cosa forse più importante, per la sua disponibilità a correre rischi enormi e spesso dispendiosi.

Come tutti i “disruptor”, Tesla si è scontrata con vari livelli di resistenza da parte della concorrenza. Oggi, tuttavia, i prezzi dei veicoli elettrici e delle auto a combustibile tradizionali sono quasi in parità, e le vendite di veicoli elettrici hanno raggiunto o superato quelle dei SUV, a dimostrazione del fatto che i consumatori sono più che mai disposti a investire in un mercato in grado di fornire valore aggiunto.

Come mantenere una posizione di leader di mercato nel settore retail di oggi

Anche il mondo del retail non è estraneo alle innovazioni tecnologiche. Proprio come nel caso dell’industria automobilistica, per decenni sono state messe in atto strategie di vendita al dettaglio collaudate. Sebbene la pandemia abbia radicalmente modificato il modus operandi del retail, i cambiamenti erano già in atto. La maggior parte dei retailer ha intuito che, per rimanere protagonista del settore, deve adottare nuove tecnologie.

Molti consumatori desiderano un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità che soddisfi le loro esigenze. Sono ormai lontani i tempi in cui la maggior parte dei consumatori operava una distinzione tra acquisti online e offline. Sia navigare sul web, sia varcare le porte di un negozio fisico significano semplicemente fare shopping. Per garantire la shopping experience di livello superiore richiesta dai clienti, molti rivenditori stanno investendo maggiormente in soluzioni tecnologicamente avanzate e stanno adottando strumenti come l’intelligenza artificiale.

Il social commerce, la riduzione dei tempi di consegna, i percorsi d’acquisto omnicanale e molto altro ancora sono le ragioni alla base dell’acquisizione di aziende tech da parte di molti grandi retailer. McDonald’s sta realizzando un menu McDrive che tiene conto del traffico, delle condizioni meteorologiche e dei prodotti più richiesti, mentre Walmart ha acquisito una soluzione di intelligenza artificiale che raccoglie recensioni di prodotti per fornire consigli personalizzati ai propri clienti.

Come è evidente, il filo conduttore è la comodità. Le persone la pretendono e se la aspettano, e in alcuni casi, come per la spesa, sono disposte a pagare di più per ottenerla.

Gli acquirenti entrano nei negozi con il chiaro intento di acquistare e i retailer registrano tassi di conversione più elevati. I nuovi pagamenti contactless migliorano l’esperienza utente.

Il desiderio di praticità accomuna tutte le generazioni. I consumatori ampliano continuamente il concetto di tecnologia che si aspettano dai brand per attrarli, incentivare gli acquisti e fidelizzarli. Le persone vogliono un’esperienza di acquisto con loro al centro, non il rivenditore. Per dirla tutta, i brand che si rifiutano di accettare questa realtà sono destinati al declino.

Innovazioni dei pagamenti invisibili

Aziende come Amazon, Uber e WeChat hanno integrato i pagamenti invisibili nelle rispettive applicazioni. Nel settore dell’economia on-demand, le modalità di pagamento invisibili consentono ai retailer di esprimere sempre l’eccellenza e li identificano come veri innovatori. Tuttavia, sebbene l’e-commerce continui a crescere, rappresenta ancora solo una piccola frazione delle modalità di acquisto dei consumatori.

I retailer con punti vendita fisici hanno quindi due possibilità. La prima è mantenere lo status quo e rifiutare le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale perché l’hardware è troppo costoso, il ROI non è immediato e i clienti continuano comunque a frequentare i negozi. Inoltre, i rivenditori tendono a essere scettici sulla redditività a lungo termine di queste tecnologie.

L’altra opzione è diventare “early adopter” ed essere tra i primi a provare quei sistemi che offrono l’esperienza utente che  molti clienti  sostengono di volere, anche a un prezzo più alto.

Per orientarsi nella transizione ai pagamenti invisibili, è necessario:

Creare un team dedicato con un’ampia gamma di stakeholder per promuovere il cambiamento ed esaminare il ROI dalla prospettiva delle operazioni nei punti vendita al dettaglio.

Investire le risorse a disposizione per realizzare un piano decennale di trasformazione digitale dell’intero brand, e non solo di un “flagship store innovativo”.

Abbandonare il concetto di uniformità dei punti vendita. La segmentazione è fondamentale per scegliere la tecnologia giusta e definire la customer experience più incisiva in base alle location.

Offrendo ai clienti un’esperienza di pagamento invisibile, i retailer possono migliorare la fidelizzazione e coltivare l’eccellenza operativa grazie all’acquisizione di dati in tempo reale sull’inventario e sulle preferenze dei consumatori, evitando di investire in costose modifiche dell’infrastruttura fisica.

I sistemi di pagamento basati sull’intelligenza artificiale rappresentano una tecnologia scalabile che garantisce un ROI significativo nel breve periodo. Proprio come i leader lungimiranti che hanno investito tempestivamente nel settore dei veicoli elettrici e si sono assunti consapevolmente i rischi necessari, i retailer che si impegnano fin da subito a realizzare un sistema di checkout senza attriti sono destinati a un futuro più roseo rispetto agli indecisi.

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