Come l’automazione del retail migliora l’esperienza cliente: niente più code e articoli esauriti
Le code alle casse costano caro. Non è una cifra facile da quantificare, ma comprende tutti quei costi nascosti derivanti da carrelli abbandonati, acquirenti che evitano le ore di punta e inefficienze alle casse, solo per citarne alcuni. Ancora più preoccupante è il fatto che le lunghe code pregiudicano l’esperienza degli avventori e causano frustrazione e perdita di valore del ciclo di vita del cliente.
In un sondaggio globale che ha stilato un elenco delle problematiche più rilevanti per gli acquirenti nei negozi fisici, gli intervistati hanno collocato al primo posto le lunghe file alle casse, seguite dagli articoli esauriti. Questo dato è confermato da una recente ricerca di Capgemini research, secondo la quale il 60% dei consumatori ritiene che l’automazione possa risolvere il problema delle code alla cassa e il 48% sostiene che rappresenti una soluzione all’esaurimento delle scorte.
Si tratta di un’ottima notizia per i retailer che puntano sull’automazione. Negli ultimi anni, i principali rivenditori di generi alimentari di prima fascia e discount al mondo hanno dedicato maggiore attenzione e risorse alle tecnologie di automazione dei punti vendita per migliorare l’esperienza di acquisto e risolvere diverse inefficienze intrinseche, prime fra tutte le code alle casse e la gestione delle scorte. Ne è un esempio il gigante statunitense Walmart, che ha recentemente annunciato che entro la fine del 2026 la maggior parte dei suoi negozi sarà dotata di funzionalità di automazione.
In un mondo del retail sempre più competitivo, dove il 41% dei clienti è disposto a pagare di più per i prodotti se può acquistarli con maggiore rapidità e convenienza, investire nell’automazione è fondamentale.
Poiché la comodità continua a essere prioritaria per gli acquirenti, gli utenti finali sono sempre più interessati all’automazione dei punti vendita. Secondo Capgemini, più della metà dei consumatori ha visitato negozi dotati di tecnologie di automazione ed è disposta a spostare i propri acquisti in-store dai retailer che non dispongono di tecnologie di automazione ai punti vendita che le impiegano. Gli acquirenti “votano” con il portafoglio a favore delle esperienze automatizzate. La stessa ricerca rileva come i retailer che hanno integrato le tecnologie di automazione nei punti vendita abbiano registrato un aumento delle visite dei clienti, delle vendite e del tempo trascorso in negozio.
“Le aspettative dei clienti sono sempre più alte”, afferma Kai-Uwe Reimers, responsabile di ricerca e innovazione per REWE Digital, la divisione tech della catena tedesca di discount. “I clienti hanno meno tempo, quindi la riduzione di costi e “sforzi” è ancora più prioritaria”. Secondo la concezione di REWE, le tecnologie di automazione dei punti vendita rappresentano anche un modo per offrire esperienze di livello superiore ai clienti. Nel 2021/2022 REWE ha collaborato con Trigo per testare e implementare la nostra soluzione di automazione dei punti vendita basata sulla computer vision. A differenza di tecnologie come la gestione delle scorte tramite robot, che automatizzano attività o esperienze specifiche all’interno del punto vendita, l’impiego della computer vision offre un’automazione wall-to-wall guidata dai dati.
“La computer vision sarà il fulcro del negozio del futuro”, afferma Reimers. “Consente di rivoluzionare il flusso di lavoro dei supermercati introducendo un sistema di pagamento senza attriti che risolve il più problema più sentito dai clienti: la coda alle casse. In secondo luogo, la computer vision modifica il ciclo di lavoro del supermercato in termini di logistica, fornendo dati in tempo reale”.
Caso d’uso: in che modo l’automazione del retail aiuta a risolvere il problema delle code alle casse e molto altro ancora
Negli ultimi anni si è assistito a notevoli innovazioni ed enormi investimenti per ridurre o eliminare le code nei punti vendita retail. Per quanto riguarda i supermercati, le misure di gestione delle code come il miglioramento del layout del punto vendita e le casse rapide si sono evolute nelle casse automatiche. Altre soluzioni tecnologiche, come i carrelli smart e il self-scanning, hanno fatto la loro comparsa in diversi punti vendita negli ultimi anni.
Queste innovazioni hanno un impatto significativo sulla riduzione del tempo trascorso alle casse, arrivando in alcuni casi ad eliminare del tutto le code. Ma c’è il rovescio della medaglia. Secondo un recente report IGD, le tecnologie di self-scanning e self-checkou aggravano il problema delle differenze inventariali per i retailer. Lo stesso report ha rilevato che la tecnologia cashierless basata sulla computer vision può ridurre in modo significativo le differenze inventariali.
Lo shopping completamente senza attrito e supportato dalla computer vision rappresenta un’esperienza unica per il cliente. La soluzione di pagamento frictionless di Trigo è un’alternativa migliore rispetto alle casse automatiche e ai dispositivi scan-and-go, perché offre un’esperienza veramente fluida e fornisce ai retailer un livello superiore di visibilità, controllo e dettaglio rispetto alle altre soluzioni. Le modalità di acquisto frictionless basate sulla computer vision aiutano i retailer a monitorare l’inventario in tempo reale, ridurre al minimo gli articoli esauriti, ottimizzare il layout del punto vendita e ridurre i casi di taccheggio.
Caso d’uso: migliore gestione delle scorte grazie alla computer vision
L’automazione del punto vendita crea l’infrastruttura tecnologica per la gestione predittiva delle scorte basata sui dati. Le tecnologie di computer vision, come quelle sottostanti le casse automatiche, creano un gemello digitale del punto vendita che consente di vedere il quadro completo dell’inventario in negozio e di rilevare la disponibilità a scaffale in tempo reale. Pianifica le scorte del punto vendita in base a proiezioni accurate degli ordini in-store e alle preferenze degli acquirenti. Migliora la rotazione delle giacenze, riducendo gli sprechi e i costi operativi. Trasforma le informazioni in tempo reale sulle condizioni degli scaffali in dati utili per aggiornare continuamente i processi e le operazioni.
Per i retailer, si tratta di una preziosa opportunità per raccogliere una grande quantità di informazioni e dati rilevanti, snellire il personale, ridurre gli sprechi e migliorare il margine di profitto. Gli approfondimenti basati sui dati aiutano i retailer ad adattare il format di negozio, l’assortimento e l’esposizione dei prodotti e le attività promozionali.
L’applicazione automatica dei dati sulle scorte in tempo reale alle informazioni esterne sulle condizioni meteorologiche e sui ritardi della catena di approvvigionamento può migliorare la disponibilità a scaffale e persino ridurre gli sprechi. Poiché una migliore gestione delle scorte è fortemente connessa a una maggiore redditività, ci aspettiamo che i retailer sfruttino queste funzionalità di riduzione dei costi per offrire prezzi competitivi ai clienti.
L’obiettivo dell’automazione dei punti vendita non è quello di sostituire i dipendenti con robot, ma piuttosto di migliorare l’esperienza di acquisto, snellire la forza lavoro e semplificare le operazioni per facilitare le attività a valore aggiunto, come la gestione delle scorte.
Vuoi saperne di più sul valore dell’automazione del punto vendita? Prenota una breve demo.